I NOSTRI PADRI LLOYD di Giuseppe Campolo

Avete visto i loro monumentali palazzi, quando siete andati a questuare. Perché lì è ammesso soltanto questuare, quand’anche dev’essere riconosciuto un vostro diritto. E avete visto anche l’esercito, in quantitativo di insetti, di impiegati dall’aspetto di carcerieri, e l’organizzazione sul modello militare. E sapete bene che è una provvidenza pensata per voi cinquemila anni fa, in Egitto, quando fu ideata la “Cassa mutua per le spese funebri dei tagliapietre”. Non so se la CMSFT avesse già un suo tempio (chi ha un po’ tempo faccia qualche ricerca e me lo sappia dire, ne sono curioso), ma sicuramente aveva dei funzionari ammantati d’autorità. Sin da allora… E certamente da prima, da quando cioè fu inventato il potere, prima ancora che comparissero le scimmie, i leoni, le antilopi e le capre. E non solo: lo rinvieni fra le formiche. Solo gli uccelli, se non è un ingannevole mio pensiero romantico, si danno alle intemperie e offrono il petto ai cacciatori tra un cinguettio e un volo interrotto, beneficiando della sana e men crudele imprevidenza. Sin da allora fu vincente l’idea di lavorare con profitto per il bene delle popolazioni, alla cui stupidità lo si deve imporre con umilianti vessazioni.
Avete visto le case, le macchine, la boria dei funzionari che vi assicurano il sostentamento in condizioni di anziani, e ai quali voi pagate gli studi dei loro figli in Inghilterra. Avete visto scegliere liberamente, i vecchi, nelle cassette degli scarti, esposte la notte dai generosi fruttivendoli, anch’essi poveri rassegnati alle insipide varietà di frutti presto marcescenti, imposta dalla distribuzione onnipotente. Avete visto i vostri figli sublimare la loro curiosità di sapere nella concreta finalità che qualcuno ne stipendi l’uso, magari chi procurerà loro la morte assicurata. Avete visto gli incendi dei vostri boschi sorvolati da libellule col secchio riempito a mare, dove giace in abbondanza l’acqua che rende sterile la terra. Per questo il fuoco va tenuto appena a bada, lasciando che la foresta diventi fertilizzante cenere. E infine, non avete visto ma, ben sapete degli arsenali militari che, agli estremi, servono a tenere a bada l’incremento demografico e danno respiro, con la distruzione, alla santa produzione. Avete visto le banche programmate per fallire, e i banchieri che fanno fallire quelli che non appartengono ai loro cartelli. Avete visto, quelli arroganti con voi, quanto son proni e fornicati a prezzo. È senza guinzaglio soltanto la fame, nelle sterminate riserve d’Africa e nelle occultate nostrane.
Avete visto, sapete, e nulla potete fare, se non commisurare le vostre azioni alle aspettative di vita. Così, per assicurarvi il futuro, ironicamente, vicinissimo è stato piegato il vostro sguardo. Come avete tracciato, diagramma nella griglia, dei vostri figli la vita! Senza colpa, purtroppo, dunque senza possibilità di riscatto. Ecco perché pagate perfino il premio assicurativo per l’Aldilà. Pur esso un meta, transfinito luogo finito, un bene da acquistare.
Tutto questo dobbiamo agli oroscopisti e ai nostri emeriti padri Lloyd.
A quando l’imprevedibile della vita?
Quando scriveremo parole nostre sulla lavagna dell’ignoto, se prima non ne avremo riconosciuto l’esistenza provvidenziale, naturale, squisitamente umana, necessaria alla nostra magnifica capacità d’invenzione?

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