Discorso di Carmel Mallia in occasione della cerimonia di premiazione della quarta edizione del concorso a Terme Vigliatore: hotel “Parco Augusto”, Sicilia 18 di Ottobre, 2017.
Concorso di “Samideano” : “Poesia da tutti I cieli / Poezio tra ĉiuj ĉieloj”
Al la esperantistaj partoprenantoj: bonvolu pardoni min pro la legado de mia prelego en la itala, unue pro la loka etoso kaj due pro la ĉitieaj italoj nekonantaj Esperanton. Dankon.
Signore e Signori,
Vi sta parlando un maltese, un maltese un po’ più che giovane posso dire — e questo sempre ripeto a chi mi telefona senza conoscermi — che io sono uno degli anziani di Malta. Non è colpa mia. Si deve domandare alla natura.
Ma io sono più di questo. Sono un esperantista, il che significa che, come tutti gli esperantisti, faccio del mio meglio per far conoscere l’Esperanto. Come forse molti di voi sanno, l’Esperanto è una lingua, non molto difficile, è vero, ma il suo autore, il Dott. Zamenhof, aveva messo al centro quel che gli esperantisti conoscono come «la interna ideo» cioè l’idea interna, per dire che la lingua non è solamente uno strumento per parlare, per communicare, ma anche e sopratutto un ideale di pace, di avvicinamento e di fraterna bellezza. Questa è la chiave, ossia la base, della lingua di Zamenhof.
Per me l’Esperanto serviva sempre e serve ancora come strumento per fare amici, lontani e vicini, per avvicinarmi a uomini e donne oltre i confini del mare che bacia e circonda la mia isola. È vero, più che mai, che oggidì Malta non è più Malta, ma fa parte socialmente del mondo. Quando un turista mi domanda: «Sei maltese?» io risponderei non con un semplice «sì», ma con altre parole come per esempio: «sono nato a Malta, ma sono anche abitante del mondo.” Credo che avrei ragione, no?
Perché sul primo piano c’è il fatto che prima della scorsa guerra mondiale, la cultura a Malta era primariamente italiana, incluso nel mondo ecclesiastico. Ma anche dopo la guerra. Io per esempio ho studiato l’Italiano al seminario vescovile, dove la letteratura italiana era per me uno svago linguistico e sopratutto amabile. Poeti ed altri autori ci circondavano tutti i giorni. Ecco: Dante, Manzoni, Leopardi, Foscolo, il simpatico Pascoli, etcetera, etcetera. Per voi certamente cibo digerito. Ma anche per me. Insomma, la bellezza della lingua e della letteratura Italiana!
Oggigiorno scrivo ancora, specialmente poesie. Anche in italiano. E traduco anche. Le mie poesie in Italiano io le mandavo di tanto in tanto al mio amico ed esperantista, il fu professore Amerigo Iannacone che ci ha lasciato non molto tempo fa in condizioni sbalorditive, attraverso il suo gradevole bilingue «Il Foglio Volante». Lui sempre accettava i miei versi con volontà e calore. Grazie dal cuore, caro Amerigo.
Questo è un addendum ai miei altri scritti letterari in Maltese – sei romanzi e articoli in diverse riviste, e altri lavori in Esperanto, apparsi in diversi giornali esperantisti come la rivista culturale ed attraente, “Literatura Foiro” (Fiera Letteraria). Io sono anche membro dell’Accademia dell’Esperanto. Vorrei menzionare anche che sono stato presidente della societa’ dell’Esperanto a Malta per cinquanta cinque anni.
Ma ritorno alla cultura Italiana. Per me oggidì l’Italiano è il “piccolo mondo antico” di Fogazzaro. Ma anche «moderno». Sapete che cosa canto qualche volta la mattina prima di toccare il laptop? Conoscete più di me le parole incoraggianti di Margherita di Savoia: «Sempre Avanti, Savoia!» Ogni mattina m’instiga a far qualche cosa utile a me ed agli altri, quanto e quando posso. Ma quelle parole savoiarde sono rimaste sempre in mente. «Sempre avanti, Savoia!»
A proposito, siamo vicini a Barcellona. Vorrei dirvi che anche la mia città natale ha due santi protettori, perche è divisa in due parrocchie, cioè una dedicata a San Giorgio e l’altra dedicata a San Sebastiano, il santo protettore di questa città Siciliana.
Oggi, grazie agli attributi culturali e amichevoli del signor ‘Samideano’, ovvero signor Giuseppe Campolo, oggi sono qua anche come amante della cultura italiana, e questo come corollario del mio esperantismo e del suo. Specialmente perché il centro di questa animazione è il concorso bilingue della poesia.
Questa mia visita in Sicilia è la terza. La prima era stata quando ho partecipato al congresso dell’Associazione Esperantista Italiana a Mazara del Vallo; la seconda, due anni fa a Sant’Angelo di Brolo per ricevere il primo premio di poesia in Esperanto; e la terza è precisamente questa di oggi.
Sono contento di avere incontrato brava gente come voi, e di avere l’occasione di visitare luoghi di bellezza eccezionale, bellezza siciliana, specialmente quà sotto gli occhi del mare sempre giovane e sempre accogliente.
Infine grazie, signore e signori, per avermi ascoltato con pazienza e per l’eccellente accoglienza in questa atmosfera culturale, amichevole e gioiosa.
Un grande e affettuoso abbraccio.
Carmel Mallia/4.7.’17
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Prima di ricevere la pergamena di “Cavaliere di Sicilia”
Grazie per l’onorificenza che non ho mai sognato di avere. Davanti a questo gesto amichevole, specialmente conferito da amici siciliani e in ambiente esperantista, non ho parole adatte per riconoscere il gesto affettuoso.
Ma di nuovo ringrazio il professore Giuseppe Campolo, il cui coraggio per preparare questo somptuoso e magnifico convegno ci dà uno slancio gradevole per continuare a lavorare in favore della cultura, della poesia e sopratutto dell’Esperanto.
Da “Il Manifesto di Sicilia Esperantista” scritto dallo stesso Campolo, ho scelto per voi queste parole chiavi: “Il termine Siciliano acquista qui una dimensione ideale e diventa un’appartenenza simbolica.” Eccellente! In queste parole si racchiude tutta una tesi degna di laurea.
Grazie anche al gentilissimo Signore Barone Donato, Gran Maestro, per il conferimento. Non vorrei lasciare fuori il mio figlio Mario che ha lasciato volontieri la regia del suo collegio per accompagnarmi.
Prima di chiudere, permettetemi di leggervi un’Acrostico. Questa qualità speciale di poesia è fatta quando i versi cominciano con le lettere del titolo. Questo acrostico s’intitola “Cavaliere”. La propongo a questa incantevole serata.
Cavaliere
Canto dell’universo lo splendore
Armonia gioiosa che non muore
Vento pomposo come il dì pungente
Arazzi ricchi di graziosa gente
Liuto schiamazzoso ma vibrante
Intanto sorpresa stravagante
Euphoria che nessun controlla
Risveglio di chitarra che non crolla
Elegante cavallo tra la folla.
Carmel Mallia/4.7.’17
Infine grazie di nuovo a tutti voi per questa incantevole serata.
Grazie.
Intervista, da parte della TV maltese a Carmel Mallia
(buona parte è comprensibile anche a un italiano):
Aliaj Kavaliroj de Sicilio: