L’INTELLIGENZA NECESSARIA di Alfonso Luigi Marra

È NECESSARIO PARTIRE DA UN’AGGREGAZIONE ANCHE PICCOLA DI INTELLIGENTI E LAVORARE INNANZITUTTO PER GUARIRE LA SOCIETÀ DALLA SUA GRAVISSIMA CRETINAGGINE, ALTRIMENTI I PARTITI, LE ORGANIZZAZIONI, LE NAZIONI, PIÙ SARANNO GRANDI E POTENTI, PIÙ CONTINUERANNO AD ESSERE PERNICIOSI.

L’intelligenza è pressoché scomparsa perché è quasi sinonimo di generosità, e la generosità non è compatibile con il consumismo.

La scienza moderna infatti non lo sa, ma l’intelligenza, ho scritto nel 1985, è null’altro che una qualità morale consistente nella capacità di svilupparsi passando attraverso lo sviluppo degli altri, e l’uomo divenne tale quando, diciamo un paio di milioni di anni fa, scoprì le prime forme di generosità.

Qualità morale tipica solo dell’uomo perché il cane, scrivo ne “Il labirinto femminile”, sarà intelligente solo quando, guardandoti negli occhi saprà capire se hai fame e decidere se dividere con te la scodella.

La cretinaggine, viceversa, ho scritto sempre nel 1985, non è un’inguaribile forma di insufficienza mentale, perché tutti gli individui sono in realtà dotati di un sapere enorme e di un’enorme capacità di applicarlo, ma è una devianza frutto del coltivare idee errate di sé, degli altri, di altri o della realtà.

Idee errate quasi sempre basate su visioni egoistiche anch’esse tipiche del consumismo, che, data la sua diffusione mondiale, ha pertanto innescato ovunque questa devianza creando una società di cretini in cui i più cretini sono gli individui collocati ai livelli più elevati.

Perché è ovvio che quando una cultura è cretina (la cultura è il modo che gli uomini mediano di dover avere in comune nel vedere la realtà), meglio la si interpreta, più cretini si è, sicché i più cretini di tutti sono gli scienziati, gli intellettuali, i giuristi, i filosofi ecc.

E se mi chiamo fuori è perché, pur essendo in passato anch’io come tutti cretino, nel 1984 ho però infranto la barriera del mio inconscio fittizio, ho visto d’un tratto la mia cretinaggine (egoismo) e sono uscito dalla cultura vigente che, da allora, guardo dall’esterno, pagando peraltro il prezzo di essere da 35 anni un perseguitato.

Ora però il patto sociale (la cultura) si sta rompendo a causa della pressione della catastrofe climatica, che ha mandato in crisi innanzitutto l’economia, per cui cominciano a sussistere le condizioni perché molti abdichino alle visioni opportunistiche che li rendono cretini, e divengano da un giorno all’altro intelligenti.

Bisogna pertanto perseguire la strategia di raccogliere gli intelligenti e cercare di causare l’intelligenza di un sempre crescente numero d persone perché aggregarle senza averle prima guarite dalla cretinaggine è tanto più dannoso quanto meglio ci si riesce, e basta guardare i nostri grandi partiti.

Questa voce è stata pubblicata in ARTICOLI. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento